All’interno del programma “22 – 13 Cox18 Milano Resiste” , Pinkitchen propone una gustosa merenda rosa shocking con thé, torte e delizie assortite… per palati vegetariani, vegani e non!
Night For The Deaf presenta: Small Jackets + The Sade
special guest: DJ Fossile (nothin over ’79)
Gli Small Jackets sono una delle migliori live band italiane in ambito (hard) rock and roll. Il loro suono prende ispirazione da quel filone che, partendo da formazioni dei
primi ’70 come Humble Pie e Faces, attraversa i ’90 con i Black Crowes ed arriva
ai giorni nostri abbracciando la scena street/hi-energy rock di apprezzate band come Hardcore Superstars e Hellacopters.
In Cox presentano il loro terzo album “Cheap Tequila” uscito pochi mesi fa. Apriranno la serata i The Sade, power trio di recente formazione, fautori di un
suono a metà tra detroit sound (MC5, Stooges, Sonic Rendez-Vous) e punk&roll depravato.
dalle 19.00
– Aperitivo-buffet
– Presentazione del libro di ROBERTO SILVI, La memoria e l’oblio (Colibrì edizioni, 2009)
– Proiezione di:
Le ragioni dell’altro di Roberto Silvi e Cecilia Calvi (pièce teatrale rappresentata a Roma nell’aprile 2008)
Breve video liberamente tratto da ‘A Livella di Totò (interpreti: Roberto, Oreste e Andrea De Luca)
Un video tratto dal materiale girato alla Rote Fabrik di Zurigo, in occasione del convegno organizzato insieme a Primo Moroni, nel maggio 1997, sulle varie esperienza di lotta, militanza e rivoluzione in Europa.
I testi di Roberto che andiamo a presentare sono pieni di quella energia vitale che, all’epoca, gli fece superare un periodo di grave crisi politica, esistenziale, personale e collettiva, e che lo ha sostenuto e animato negli ultimi anni di vita.
Di questa energia, che ha alimentato la sua capacità critica e la sua volontà di ricerca, e che è anche la nostra, pensiamo ci sia oggi un grande bisogno.
La serata è pensata anche e soprattutto per stare insieme e discutere intorno ai temi proposti dal libro, che sarà presentato da Janie Lacoste, Paola Silvi, Ermanno Gallo, Oreste Scalzone e Ada Negroni.
ROBERTO SILVI, La memoria e l’oblio (Colibrì edizioni, 2009)
Il volume si apre con “La memoria e l’oblio”, testo scritto in carcere nel 1992, che sul filo della memoria personale ripercorre la fine tragica dei movimenti di critica radicale degli anni 70’ a Napoli.
Sul fondo d’una città profondamente segnata, emergono i ritratti inediti di suoi compagni Sergio Romeo e Alberto Buonoconto, morti durante la loro militanza, giovani esistenze che come molte altre furono travolte da un consapevole impegno politico totalizzante.
Segue un secondo testo, scritto nel 1982: “Shakespeare e il ciabattino”, dialogo con il saggio di Albert Camus, “L’uomo in rivolta” che gli fornisce gli strumenti etici e esistenziale per superare questa sconfitta collettiva e personale, e rifondare una vita di rivolta lucida e di resistenza solidale infaticabile.
Testi documentari e fotografie chiariscono il contesto politico e culturale dell’epoca.
“Fatti di Cronaca”
Storie liberamente tratte da esperienze di vita propria e altrui, raccontate in filigrana con il filtro della vera emozione Vincenzo Costantino Cinaski, Folco Orselli, Matteo Speroni
Un giornalista, in maniera caustica e tremendamente sincera, affronterà le storie che hanno caratterizzato il vivere quotidiano e sociale di questo paese ma anche del mondo intero.
Il tutto accompagnato alla chitarra acidamente blues di Folco Orselli, cantautore di Milano, già noto alla cronaca rossa come il suo conto in banca e agli ultimi avventori notturni dei suoi dopoconcerti, che produrrà le sue storie e visioni in musica, raccontando sogni tramutati in realtà e realtà ai confini del sogno.
Il terzo litigante tra i due, ma che non ha niente di cui godere, è il
poetador Vincenzo Costantino Cinaski, che attraverso le sue poesie e i suoi racconti cercherà di mantenere unita la voglia di raccontare le paure che la libertà produce e la volontà eterna di raggiungerla.
Questi tre nipoti di Bakunin cercheranno di fare pace con i tre nipoti di Paperino che convivono in ognuno di noi per dare vita ad una serata di poesia , musica e comunicazione di grande qualità.
ABOLIRE L’ERGASTOLO
nell’ambito del programma “22 – 13 COX18 MILANO RESISTE” Giuliano Capecchi (Associazione Liberarsi) Nicola Valentino (Cooperativa Editoriale Sensibili alle Foglie)
presentano: L’assassino dei sogni, di Carmelo Musumeci (Ed. Biblioteca dell’evasione, 2009 ) L’ergastolo dall’inizio alla fine, di Nicola Valentino (Ed. Sensibili alle Foglie, 2009)
In un’era in cui il giudizio domina la comprensione, i conflitti sociali e il disagio diventano oggetti del diritto penale, l’istituto dell’ergastolo assume la funzione simbolica della giustizia infinita. Simbolo e monito per i più, a spese di vite svuotate della loro storia e bollate come ‘criminali’, ‘colpevoli’, degne solo di un rimorso rabbioso. L’antro del sentimento in cui non si vorrebbe mai precipitare.
Figlio della schiavitù, il carcere finisce così il suo giro tra gli equilibri e le compatibilità del reiserimento sociale e torna, se possibile peggio, ad essere una condanna a vita, senza appello.
L’astrazione del reo genera diffidenza, indifferenza, reifica la colpa che merita la punizione. Quindi il primo muro (il nostro muro) è la distanza con le cose. Il primo passo è la conoscenza.
L’Assassino dei Sogni è un libro diretto, coinvolgente, che parla al cuore e fa aprire gli occhi. È una raccolta di racconti, fiabe, resoconti quotidiani tratti da un diario, ballate e quant’altro, che attingono tutti dalla realtà. E la realtà in questo caso è fatta di sbarre e cemento. Carmelo Musumeci nasce il 27 luglio 1955 ad Aci S. Antonio, in provincia di Catania. Condannato all’ergastolo, si trova nel carcere di Spoleto. Ha scontato finora 20 anni. La sua famiglia vive in Toscana, oltre alla compagna ha due figli e due nipotini. Ama definirli “la luce dell’uomo ombra”. Entrato con la licenza elementare, all’Asinara, in regime di 41bis, riprende gli studi e da autodidatta termina le scuole superiori. Nel 2005 si laurea in giurisprudenza con una tesi dal titolo: “Vivere l’ergastolo”. Attualmente è iscritto all’università di Perugia al corso di laurea specialistica: gli mancano 6 esami per concludere.
È promotore della campagna “Mai dire mai” per l’abolizione dell’ergastolo.
La fine dell’ergastolo non ha la stessa liturgia del suo inizio, quella che viene costruita con la sentenza di condanna. Il fine pena passa inosservato fra le cartelle della burocrazia penale, non è scritto a chiare lettere, al punto che non capisci se ti stia accadendo davvero. La “pena di schiavitù” – come Cesare Beccaria definì l’ergastolo quando lo propose come alternativa alla pena di morte – pur se esaurita, resta nel corpo del condannato come un marchio indelebile. Ma la torsione dell’ergastolano e la sua sopravvivenza alla condanna non sono un fatto privato. Poiché implicano e coinvolgono tutta la sua rete amicale, familiare, lavorativa e affettiva, esse investono ampie fasce sociali. Perciò, questo libro, attraverso l’esperienza dell’ergastolo vissuta dall’autore, le testimonianze dirette e gli scritti di ergastolani d’ogni tempo, pone una domanda essenziale: puòò la nostra società, con un guizzo di civiltà, liberarsi di questo residuo di schiavitù?
ROSSOPANE – COX18 MILANO RESISTE 22 13
p r e s e n t a z i o n e # 4 r o s s o p a n e
CIRCO E FIERA DI QUEL CHE ACCADE QUI
DJSETTERS E IL FELICE FACCIAMO TUTTO DI ROSSOPANE
enrico e l’hymalaya.robi l’italiano al leo.cliamte justice action.alex foti.naga.iran e
l’onda verde.provocoazioni.compagnia teatro della fretta.rossopane parla di rossopane.a.t.i.r.cox18.calusca.archivio primo moroni.ubi broki.le alici.asilo e la costituzione.le froce.la froge.magliette di naki.pensieri di iori.aut
art.sciame.compagnia di danza fattoria vittadini.compagnia delle furie.blues men.i jazzisti del vicolo dei lavandai.roberta con il piffero a suonare il tango e vivaldi.l’islam all’ortomercato.lifegate no.milano x.agenzia x.xxx.il tube autogestito.il sud del mondo.una drag queen sola e truccata da maura.due drag queen sole acconciate da mariasole.presentazione del #4rossopane.casa
strasse.tonno e il suo koala.che cos’è il teatrodanza.l’amicizia è importante.biblioteca vivente.ingresso a sottoscrizione.palline dell’ikea.banane e telefoni.rap d’oltreoceano.angolo della tisana.we could be lovers.economisti a confronto.disegni d’aria.inviti falsi.rossopane.ikea signiDica “fai da te”.DIY (?) !!!
info / info@rossopane.org / oppure www.rossopane.org / o p p u r e g o o g l e u s .
2015. E’ giunta l’ora. La Moratti ce l’ha fatta, tutti i riDlettori sono puntati su Milano. A qualcuno piace chiamarla la capitale della moda, o dell’architettura, o vantarsi della sua
internazionalità, e in fondo come dargli torto? Sono tutti questi fattori infatti ad aver contribuito alla preparazione dell’Expo. Con il patrocinio di Armani e la supervisione di Art Attack,
grazie a una task force formata da immigrati e precari senza alternativa, maDia e architetti arrivisti, tutti i cantieri a cielo aperto (…tutti) sono stati rattoppati con cartapesta e forbici con la
punta arrotondata. Milano splende come un gioiellino di cemento. Niente kebab, niente bici, niente birre per strada, niente musica alta…l’epurazione è riuscita talmente bene che l’Expo si
svolge in una città dimezzata. Gli unici rumori che si sentono sono quelli del trafDico e delle sirene coprifuoco per la sera. Rimangono solo gli over 40, i ricconi cocainomani, qualche cane
randagio e qualche turista giapponese. A niente sono valsi le proteste e i tentativi di attivisti e artisti milanesi per evitare di essere espropriati della loro stessa città: I Ministri hanno
suonato nudi davanti a Palazzo Marino; i vecchietti del Bellezza si sono incatenati alla pista della balera; Lella Costa ha promesso di votare la Lega in cambio di più spazi verdi.Anche
rossopane ha tentato di dare un suo contributo alla lotta, in primo luogo ritirandosi in campagna da una zia (rossopane crede nella partecipazione e nella condivisione, anche dei parenti), a
chiedersi “Che cos’è fare cultura?”. Ogni pagnotta ha declinato l’interrogativo a modo suo, c’è chi tra un libro di Vittorini e uno di Pasolini si è chiesto “Qual è il ruolo dell’intellettuale nella
società?”, e chi l’ ha interpretato come “occupa la biblioteca della zia perché la cultura deve essere fruibile da tutti”. Ad ogni modo tutto rossopane è giunto alla conclusione più ovvia, ma
che nessuno aveva osato mettere in pratica. Se fare cultura implica arrivare al maggior numero di persone e con strumenti efDicaci, allora la televisione deve fare cultura. Già. Rossopane
deve servirsi della televisione. Vero. Ma Come?…Partecipando al Grande Fratello! (o okkupandolo, come si è lasciato credere a Nura). Ma neanche questo è servito, e rossopane dopo aver
cercato di introdurre il diy, la pratica di battersi il cinque alto per ogni cosa e mille appelli per salvare Milano in diretta su canale 5, è stato sbattuto fuori dalla casa in blocco per ubriachezza molesta. E così, infrante tutte le speranze (diffondere il verbo nel Belpaese, vincere il Grande Fratello e scappare in Giamaica coi soldi, ma anche banalmente avere una casa senza pagare l’afDitto), i rossopanini hanno raggiunto il resto della comunità attivista cultural milanese, che si è rintanata a vivere alle porte di Milano nell’unico cantiere dimenticato aperto e l’unico dove si prenda il wireless a scrocco, quello di Santa Giulia. La Moratti nel frattempo è felice come una pasqua. Potrebbe essere in pensione, e invece è il sindaco di una città. Si parla di Milano su tutti i giornali esteri (come non importa, l’importante è apparire come ben insegna il folklore politico dominante). Ha una storia segreta con De Corato, anche se litigano spesso perché lui chiude sempre tutte le porte e costruisce trincee con le sedie del salotto. Ha raggiunto tutti i traguardi che si era preDissata ed ha appena pubblicato una biograDia dal titolo “O la va o la spacca”. E’ talmente attenta alle esigenze della sua città e va talmente tanto in giro che manco si è accorta che Milano sembra un ipermercato spagnolo nell’ora della siesta. Non c’è più nessuno a romperle le balle, e questo basta e avanza. Tra i parcheggi e le “soluzioni abitative” di Santa Giulia intanto la situazione non è delle più confortevoli: è quasi Dinita la vodka, e il
A 20 anni dal gennaio 1989, il centro sociale Cox18, occupato e autogestito da 33 anni, viene sgomberato per la terza volta
Il mattino del 22 gennaio 2009, senza che vi fosse stato alcun preavviso, un ingente numero di forze di polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia locale e tecnici della A2A, bloccano tutte le vie di accesso al centro sociale di via Conchetta 18 e procedono allo sgombero forzoso dello stesso. Amministratori comunali, questore e prefetto si rimpallano la responsabilità dell’operazione. Il Pubblico Ministero sostiene di essere stato avvisato a giochi fatti. Poco importa. Tutti, invece, concordano che l’importanza dell’operazione è che il Comune non perda il valore dell’area. Si tratta di una questione “patrimoniale”.
Dietro alla finta maschera della legalità, lo sgombero cancellava uno spazio vivo e attivo da 33 anni, parte integrante e ormai storica di un quartiere popolare come il Ticinese, punto di incrocio di cultura, controcultura, informazione, controinformazione, per la città e a livello nazionale ed europeo. Un luogo nel quale tutti hanno sempre trovato spazio, idee, confronto, scambio, stimoli.
E’ passato un anno, e proprio come nell’89, l’ondata di solidarietà e di mobilitazioni che ha trasversalmente percorso tutti, interessando numerosi settori della società, ha prodotto la liberazione del centro sociale, piccolo per dimensione ma grande per storia ed incisività.
Tuttavia, il braccio politico-militare di un “ordine nuovo” che si vorrebbe instaurare a Milano, ma non solo, ha concentrato le sue moleste attenzioni su altre realtà e spazi sociali: USI, Torchiera, Micene, Circolo dei Malfattori, Ambulatorio Popolare. Centinaia di denunce a studenti e operai, a chi manifestava per una scuola e per una università diverse, o a chi portava la propria solidarietà davanti ai cancelli della INNSE.
“Cox18 Milano resiste” sono allora tre settimane di iniziative che abbiamo cercato di costruire insieme alla città, per attraversare nuovamente Milano con le azioni, le parole, le voci di chi non è disposto a subire il pugno di ferro degli expo-immobiliaristi assetati di denaro e potere: speculatori accorsi a Milano come delle mosche per banchettare sull’ultimo escremento prodotto dal capitale, l’Expo 2015.
Programma “22 – 13 Cox18 Milano Resiste”
Venerdì 22 gennaio, ore 22.30
Inaugurazione “22 – 13 Cox18 Milano resiste
Interventi di Cox18 e USI
Striscioni, foto, filmati e testimonianze della passione coxiana…
All’interno del programma “22 – 13 Cox18 Milano Resiste” , Pinkitchen propone una gustosa merenda rosa shocking con thé, torte e delizie assortite… per palati vegetariani, vegani e non!
Sole, dopo due anni di live show senza requie torna con Plastique il naturale successore di Sole & The Skyrider Band.
Rispetto al debutto, Plastique sembrerebbe un lavoro molto più compatto ed accessibile, una sorta di doppio speculare e opposto rispetto alle atmosfere apocalittiche dell’album precedente. L’album che esce il 13 ottobre per la Fake Four Inc.
E’ preceduto da una traccia, intitolata Battlefields, realizzata in collaborazione con Markus Acher (Notwist) e probabilmente una delle release più orecchiabili e “facili” di Sole. Come anteprima, l’etichetta mette a disposizione per il free download l’intero ep Battlefields attraverso una pagina dedicata.
info: www.myspace.com/soleandtheskyriderband
Presentazione di: LA STRANIERA Informazioni, sito-bibliografie e ragionamenti su sessismo e razzismo
Ne discutono: Laura Corradi (curatrice del numero), Lidia Cirillo (storica del femminismo), Giovanna Pezzuoli (giornalista), collettivo Shora
“La Straniera” è il secondo numero della nuova serie dei “Quaderni Viola”, collana di testi femministi monotematici che desidera mettere a disposizione, soprattutto delle giovani generazioni, agili strumenti di informazione e indicazioni per eventuali successivi approfondimenti. Si tratta di fascicoletti tascabili, in cui argomenti complessi sono trattati in maniera semplice e breve e seguiti da bibliografie e sitografie. L’antisemitismo; la persecuzione dei Rom; i rapporti tra colonialismo, sessismo e razzismo; la politica del sesso nelle colonie italiane; l’ostilità contro i meridionali; il fenomeno delle migrazioni, esaminato dagli angoli di visuale non solo dell’arrivo ma anche della partenza; il mito dell’integrazione e della “civiltà occidentale”; le polemiche passate e recenti sul velo ecc. sono i principali argomenti trattatati. Inoltre, due brevi saggi spiegano che cosa nel dibattito femminista statunitense ed europeo si intende per “intersezione”, cioè come genere/classe/cittadinanza/generazione ecc. agiscono nel determinare una posizione nella gerarchia sociale e una condizione di esistenza.
In occasione dell’uscita dell’album “Metropolis stepson” Cee mass alias
the Nightskinny e’ lieto di invitarvi al party di presentazione che si
terra’ sabato 16 gennaio al cox 18.
Per l’occasione interverranno molti mc presenti all’interno del disco.
Tra i partecipanti spiccano personaggi importanti della scena
underground italiana: Lord bean, Mastino, Dj Lugi, OP’Rot+Shamantide (Ganjafarm from Napoli), L mare, Gomezeta, Mental D Tektor.
Cee mass:
Dopo un warm up di circa 5 anni trascorsi a studiare macchine in
studio, accompagnare on stage amici e compagni di musica come Esa,
Tormento, Masteno, Dre love and more cee mass, meglio noto come “The
night skinny”, e’ pronto per mandare in stampa il suo primo lavoro:
“Metropolis step son”.
Reduce dalla collaborazione di un 10″ su relief rec, svariati podcast e mixtape e mini production, decide di proseguire la ricerca come producer solista.
La duplice figura di producer e sound engeneering fa di cee mass un giovane ma esperto produttore e uomo di studio. Il suo studio è un ‘wild-style’ di outboard e macchine per la musica di varie epoche. Per la realizzazione di “Metropolis step son” ha voluto collaborare con la crema dell’hip hop indipendente italiano e non solo.
More info: www.nightskinny.eu
Tra i numerosi Live on stage si alterneranno dei potenti dj set che
spazieranno dal funk piu’ potente di dj Lugi (con la sua valigetta di
45 giri e breaks originali) a Dj Tayone (veterano dello scratch e virtuoso del giradischi) che proporra’ un dj set caratterizzato da brani cult degli anni 80 e 90 e dalle recenti uscite discografiche,
da Michael Jackson ai Justice, senza pero’ trascurare il rap.
Rastea (Funk Ya Mama Crew) designer,video maker e soprattutto
produttore di musica dub elektro e dintorni, è fuori con il suo secondo mix “I live vol2” dove il suono viaggia nei generi e nel tempo attraverso una ricerca mai scontata, da Dj shadow a Davenotti, da Madlib a Gaslampkiller senza mai smettere di far ballare.
Dj Creeterio, giovane dj che si è classificato al secondo posto nella
categoria team all’ida 2009, proporra’ un dj set dal sapore nostalgico:
sonorita’ golden age si alterneranno a scratch e tecniche veramente stilose.
Dumbblonde e Giulia From Above uniscono le forze e le rispettive
sonorità alla ricerca di un’enorme bolla bigfatbass che vi schiaccerà contro le pareti del cox 18.
Per l’occasione il duo proporra’ una selezione dubstep davvero
imperdibile!